Tatuaggio Nativi Americani Indiani

Gli indiani d'America usarono spesso il tatuaggio per coprire i loro corpi con sengi magici o per riportare storie di battaglie intraprese o ancora per proteggere magicamente i propri corpi o le proprie anime. I tatuaggi tra i nativi americani venivano usati anche come abbellimento personale, con sengi grafici spesso molto semplici per via della tecnica non altamente tecnologica usata per incidere la pelle e colorarne l'epidermide sottostante, ma comunque i tatuaggi facevano parte della storia culturale degli indiani d'America tant'è vero che spesso vengono citati in relazioni redatte da esploratori che per primi incontrarono varie tribù delle americhe.

Molte tribù di nativi americani usavano tatuaggi, piercing, body painting e altre forme di modificazione del corpo e di ornamento per marcare l'appartenenza e la propria identità, come parti di riti di passaggio e come decorazione. Un certo numero di tribù di nativi americani, per esempio, usava il tatuaggio, e tatuaggi
sono stati generalmente associati con l'appartenenza tribale, lo status sociale, il genere e i ruoli specifici. I tatuaggi sono stati probabilmente portati alla ribalta con uno dei gruppi di asiatici immigrati che arrivarono in America dallo Stretto di Bering, probabilmente tra il 5000 e il 1500 aC. Sulla costa occidentale, per esempio, le donne spesso indossavano tatuaggi sul mento che indicavano l'appartenenza al gruppo o lo stato civile.

Tatuaggi Indiani D'America

Indiani orientali, come ad esempio quelli che risiedevano in Virginia, Carolina, e Ontario, spesso indossavano i tatuaggi quale status sociale e che erano spesso rappresentativi, piuttosto che astratti quindi vi si ritrovavano immagini di animali o esseri in forma di spirito piuttosto che semplici immagini geometriche. Le tecniche variavano dall'utilizzazione di ossa o pietre affilate per scolpire il tatuaggio nella pelle, strofinando in esso cenere per lasciare un segno permanente, oppure si usavano aculei di porcospino immersi in inchiostro,o ancora si usavano aghi fatti di ossa di pesce. Alcune tribù tatuavano solo le donne, mentre altri tatuavano solo uomini. Quando gli uomini venivano tatuati, spesso lo facevano come segno di maturità o per commemorare un evento importante come la prima volta di un uomo che partecipano ad una battaglia. Tra le altre tribù, il tatuaggio veniva utilizzato per fini spirituali, magici o medicinali.

Gli indiani Ohlone che vivevano sulla costa del Pacifico tra la Baia della California e la Baia di San Fancisco, usavano tatuare soprattutto le donne che lo usavano solo per fini decorativi: i tatuaggi venivano principalmente fatti sul viso ma si poteva estendere sul collo, i seni e le spalle. Alcuni tatuaggi avevano significati magici altri usi pratici distintivi. A differenza di molte tribù, i tatuaggi degli Ohlone non erano solo neri ma inserivano anche il ​​succo da un certo numero di piante per creare colori quali il verde e anche il blu, colori che usavano anche per dipingere i loro corpi. Le donne degli Ohlone ottenevano i loro tatuaggi raggiungendo la pubertà, per indicare il lignaggio e l'affiliazione di appartenenza o segnate per indicare se fossero sposate o libere.

Quando gli Europei arrivarono nelle Americhe i Cherokee usavano sia dipingersi il corpo che tatuarsi, usando attrezzi fatti di aghi di ossa di pesce immersi in coloranti naturali e "iniettati" nella pelle con una tecnica a martellamento. Nel 1762 si dice che tre capi Cherokee andarono a Londra come ambasciatori di buona volontà per la loro gente: anche i Cree usavano tatauarsi, sostituendo con essi le varie chincaglierie (charms) per prevenire le malattie, oltre altri usi a seconda del posto dove si facevano incidere. Ad esempio una immagine tatuata sulla guancia poteva proteggere dal mal di denti, mentre un tatuaggio sulla fronte teneva lontano il mal di testa. Le donne Cree indossavano tatuaggi sul mento formati da linee nere che andavano dal mento al labbro simili ad altri gruppi come gli Ojibwa e gli Inuit: metodi di tatuaggio includevano l'immersioni di bastoncini appuntiti nel pigmento che serviva a intagliare il disegno nella pelle oltre a un metodo che usava aghi di acciaio avvolti attorno a una asticella.

Gli Haida, Iroquis e i Mic Mac erano tatuati per rimarcare la loro appartenenza al clan e a volte tatuavano i loro totem sul corpo: gli Haida indossavano creste tribali; molte tribù native americane indossavano gioielli fatti di conchiglie, pietre dure, ceramica e ossa e, spesso, indossavano copricapi elaborati fatti di piume e altri materiali naturali. Diverse tribù si coloravano il corpo prima di andare in battaglia, magari anche trafiggendosi il naso o le orecchie o spini che uscivano dalle labbra. Il Piercing per ragioni spirituali era praticato molto, come alcune tribù utilizzavano le sospensioni o altre pratiche rituali per testare la forza di un uomo, il coraggio e la resistenza, o come parte di un rituale di iniziazione, spesso in combinazione con il digiuno, la danza, il fumo e altre attività sacre.

Rituali di sospensione incluso l'O-Kee-Pa, che coinvolgono il piercing temporaneo e l'impiccagione di giovani appesi a ganci infissi nel loro petto e dietro la schiena, venivano usati in modo che i partecipanti potessero realizzare la trance e comunicare con gli spiriti, o la Danza del Sole, in cui i partecipanti erano trafitto nel torace, e dove i piercing venivano attaccati a una corda ad un palo da cui gli uomini restavano attaccati fino alla a che la loro stessa carne non si staccava da sola, raggiungendo uno stato di estasi e di comunione attraverso il dolore astremo.