Tattoo Bikers

I Bikers (motociclisti) sono stati associati con i tatuaggi a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, spesso essi erano deigli ex militari che avevano partecipato alle varie guerre in cui si era cimentata l'America, che una volta tornati civili portarono in patri i tatuaggi che durante il loro servizio si erano fatti pensando spesso che potesse essere la loro ultima volta a questo mondo e per questo si lasciavano andare a diversi passatempi che solitamente, se fossero stati nella società civile, non si sarebbero mai azzardati di intraprendere. Era il periodo il cui il tatuaggio aveva perso un pò di "smalto" da parte dell'interesse delle persone, ma questi militari in congedo tornando nelle proprie città, diedero nuovo imput al lavoro dei tatuatori portando tecniche e disegni non propri dell'America.

Iniziò qui una specie di confronto tra le forme di tatuaggio preesistenti nel Nord America e le novità importate che si stavano sviluppando per le strade dove si usavano i tatuaggi per sfidare i valori borghesi della classe operaia e che contenevano un amore di stampo patriottico per il proprio paese. 

Dal 1960, i motociclisti emersero come il gruppo più associato coi tatuaggi in America.

Lo stile e il contenuto dei tatuaggi dei biker era radicalmente diverso dai tatuaggi tradizionali, nel senso che i tatuaggi erano quasi esclusivamente neri e fatti con linee sottili, effettuati con un unico ago cosa che li fece riconoscere come persone tatuate in galera, poiché in cella non avendo molte risorse si usava solo un ago per tatuarsi.

Non è un caso che la maggior parte dei bikers acquisirono il loro primo tatuaggio proprio in prigione con lo stile personale "fatto a mano" quindi di precisione spesso non di qualità, cosa che faceva sbiadire il disegno abbastanza in fretta. Spesso comunque i tatuaggi dei bikers non avevano tutto questo collegamento patriottico come credevano i borghesi ma possedevano bensì un richiamo piuttosto antisociale che veniva raffigurato tramite l'uso di disegni di motociclette Harley Davidson e motori V-twin emblemi, loghi, club, foglie di marijuana, svastiche, teschi, e loghi come "FTW" (Fuck the World), "Born to Lose" (Nato per perdere), mentre per le donne che appartenevano alle bande di motociclisti si potevano notare i tatuaggi aventi uno stile come "Live to Ride, Ride to Live" (vivo per cavalcare, cavalco per vivere) e "Proprietà di. . . ".

Tatuaggi Bikers Sia per gli uomini che le donne, i tatuaggi biker si trovavano su aree pubbliche del corpo, in quanto nessuno voleva nascondere ciò che era ma si era anzi orgogliosi di ciò che si faceva o era o come si viveva, da qui poi nacquero film famosi con personaggi che divennero poi miti del cinema e dell'immaginario giovanile come James Deen che morì giovane per un incidente di macchina nella sua porches. I tatuaggi degli uomini venivano posti sulle braccia (l'obiettivo era di essere completamente smanicati), schiena, torace, mani e testa (molto poco sulle gambe, perché i motociclisti indossavano sempre jeans), mentre i tatuaggi femminili si trovavano su seno, fianchi, braccia e schiena, e erano facilmente visibili grazie a canottiere o magliette legate sotto il seno o semplicemente andando in topless sulle strade e altri eventi di bikers.

Il tatuaggio da biker comprendeva un sistema molto esplicito per quanto riguarda il significato all'interno della comunità biker, per coloro che riconoscevano le immagini e gli slogan, ma si poteva comprendere anche non appartenendo alla comunità di motociclisti. (La maggior parte delle persone riconosce i sentimenti antisociali dietro, per esempio, un tatuaggio come "Fuck The World").