Tattoo Crisantemo giapponese

Il crisantemo giapponese è sempre stato il simbolo della famiglia imperiale del Giappone, dell'Imperatore e della parte nobiliare oltre che indicatore di lunga vita: il crisantemo è un fiore che ha una importanza molto marcata nella società giapponese, mentre da noi rappresenta il fiore dei morti.

Viene spesso rappresentato nella tradizione inerente alla costruzione degli edifici sacri giapponesi come ad esempio al tempio Shintoista Yasukuni dove si può trovare il fiore stilizzato scolpito nel legno dell'edificio, nelle pietre usate per la sua edificazione così come nelle bandiere poste all'entrata del tempio.

La sua origine sacra sembra provenga dall'82° imperatore del Giappone, Gotoba Tenno (1183-1198), che adorava questo fiore e lo volle inserire come simbolo sui suoi abiti e su tutti i suoi possedimenti anche se non si tratta di un fiore di origine giapponese ma bensì cinese. Ancora oggi, nella Cina odierna, il crisantemo viene coltivato nei templi più antichi e molto apprezzato da tutti seppure la sua fama venga comunque dopo la Peonia che si pensa diventò il fiore primario nella nazione durante la dinastia Sung (1127-1279).

Si pensa che il crisantemo abbia il potere di allungare la vita poiché è molto usato come medicinale fin da tempi immemori oltre che per via dei suoi fiori straordinariamente belli dalle forme e dai colori particolramente apprezzabili. Nel periodo Heian ( epoca della storia giapponese compresa tra l'8° e il 12° secolo (794-1185), che prende il nome dalla capitale del tempo, Heian-kyo, l'attuale Kyōto) la famiglia imperiale introdusse l'abitudine hce prima apparteneva ai cinesi di bere il sakè lasciando macerare dentro di esso dei petali di crisantemo, cosa che accadeva durante il periodo della fioritura, precisamente il nono giorno del nono mese del calendario lunare, ecco perché sia il nome che il simbolo del crisantemo appaiono ancora oggi  nel logo di una famosa marca di sakè.