Tatuaggio Etiopia simbologia e storia
L'Etiopia è un paese del nord-est africano con influenze culturali che arrivano dall'Africa orientale, l'Islam e il Cristianesimo. A differenza di altre nazioni africane, con una grande Popolazione cristiana, il cristianesimo in Etiopia risale al IV secolo, quando il re Ezana si convertì: a causa del mix di cristianesimo, islam e religioni e tradizioni indigene, l'Etiopia ha una grande varietà di modificazione del corpo e pratiche di ornamento del corpo.
Il cristianesimo praticato dalla stragrande maggioranza dei cristiani di Etiopia (e la maggioranza degli etiopi pure) appartiene alla Chiesa Copta, una prima forma egiziana di Cristianesimo fondata nel I secolo da Marco Apostolo.
STORIA DEL TATUAGGIO IN ETIOPIA
I tatuaggi vengono usati dai cristiani copti in Egitto e in Etiopia, posizionati solitamente sul viso, il collo e il dorso delle mani e consistenti in disegni legati alla tradizioni copta. Il tatuaggio più popolare è la croce copta che viene spesso tatuata sul viso. L'Etiopia ha avuto anche una grande popolazione di ebrei, molti dei quali si sono tatuati con con simboli copti al fine di fondersi meglio nella società etiope; dopo essersi trasferiti in Israele negli anni 1980 e 1990, hanno cercato di avere i loro tatuaggi rimossi in modo da essere conformi al divieto ebraico di tatuarsi poiché il corpo è il santo tabernacolo di Dio e non deve essere oltraggiato o modificato da azioni volontarie esterne. Anche le scarificazioni tribali in Etiopia vengono praticate così come la pittura del corpo e altre forme di ornamento del corpo da centinaia o migliaia di anni. La tribù Karo, per esempio, cultura agricola e pastorale della comunità che vive in Etiopia del Sud, usa le scarificazioni per abbellire le donne e come indicatrice del successo di un guerriero.
Le donne hanno cicatrici su petto e torso, mentre gli uomini hanno una linea scolpita sul petto che ha ucciso durante una guerra o battaglia: le cicatrici sono ottenute tramite taglio della pelle e sfregamento con cenere per accentuare la cicatrice. I Karo usano anche dipingersi il corpo per distinguersi dalle tribù vicine non come un riferimento cerimoniale, ma solo per abbellire il loro corpo e per ornamento. Sempre i Karo indossano anche bracciali di metalli pesanti e si trafiggono le orecchie.
I Nyangatom sono un altra tribù etiope meridionale che pratica sempre la scarificazione, infatti per le donne così come in molte parti dell'Africa, le cicatrici sono ritenute un abbellimento del corpo della donna che la rendono sensuale e desiderabile. le donne infatti si segnano il corpo usando motivi a punti e linee rette e curve su zigomi, braccia, addome, schiena e dorsi; l'unica differenza con le donne per quanto riguarda gl iuomini è che loro si segnano il corpo negli stessi punti del corpo per asserire di appartenere alla schiera di ottimi guerrieri che sono già tornati vittoriosi da battaglie. Il Nyangatom indossano anche grandi collane di perline per indicare il loro stato sociale e la ricchezza che possiedono.
Le donne della tribù perforano le loro labbra con gioielli che inseriscono nei fori come ornamento, entrambi, sia gli uomini che le donne dei Nyangatom, indossano tappi per labbro nelle labbra inferiori della bocca.